F4u CORSAIR
Dati
tecnici:
Scala: 1/5
Apertura alare: 189 cm.
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Il modello nel volo di collaudo e si è comportato molto meglio di quanto mi aspettassi. Dato il peso ed il conseguente carico alare, avevo previsto sia un decollo che un atterraggio che impegnassero completamente la pista. Il motore iniziale OS 120 Surpass 4t con pompa - nonostante fosse quello suggerito nelle istruzioni - è un po' sottodimensionato, per cui quasi tutto il volo è stato fatto quasi al massimo dei giri. Dopo una serie di evoluzioni, mi sono apprestato all'atterraggio. Malauguratamente, nonostante le più pignole prove di prevolo e l'istallazione della valvola elettronica, al comando di apertura il carrello è rimasto retratto. Con un carico alare così elevato non ho aperto i flaps e sono atterrato sull'erba riducendo progressivamente la velocità. Il modello ha reagito positivamente sino all'ultimo e si è posato sull'erba leggerissimamente come se fosse stato uno schiumino. Non ha subito alcun danno! Grazie alla generosità del Com.te Gianni Gavagnin, che mi ha prestato un motore Yamada 140, ho sostituito l'originale l'OS 120 Surpass con questo più potente propulsore. Le performances del modello sono notevolmente migliorate. Non ho dovuto effettuare il volo sempre a pieno motore, ma l'ho potuto modulare a seconda delle esigenze del volo. Naturalmente il modello non è un modello semplice e "da volo domenicale", ma si deve sempre tenere conto che il carico alare è molto elevato ed ogni manovra poco precisa può essere causa di consistenti scassature. Il motore Yamada 140, che vuole il 30% di Nitrometano, richiede una procedura ben precisa prima della messa in moto e per il riscaldamento prima di andare in volo. In occasione di una manifestazione aeromodellistica non ho rispettato scrupolosamente queste procedure, per cui lo Yamada 140 ha pensato bene di danneggiarsi, sparando la guida valvole all'interno del cilindro. La riparazione sarebbe stata molto laboriosa ed i risultati non offrivano le dovute garanzie. Ho perciò sostituito questo motore con un altro Yamada 140 (DZ 140 Dingo) che sembra meno critico. In ogni caso. consapevole dell'esperienza precedente, ogni volta seguo prudentemente tutte le procedure previste dalla casa costruttrice. Debbo dire che con i carrelli retrattili ho avuto abbastanza spesso problemi o di retrazione o di apertura, nonostante io abbia utilizzato una valvola elettronica, un misuratore della pressione ed un controllo maniacale di tutto l'impianto pneumatico. Più di una volta sono stato costretto ad atterrare con soltanto una ruota estratta (v. indirizzi filmati sottoesposti). Una delle possibili cause è il sistema di retrazione che prevede una rotazione delle gambe prima di rientrare negli alloggiamenti dell'ala. Ho ovviato al problema montandoci dei carrelli elettrici, che danno maggiore affidabilità.
https://drive.google.com/file/ d/0B2jLU_u-_
ucAMTQ1clZzMlJtR2M/view?usp= sharing
C'è da dire, comunque, che il modello è maestoso e molto realistico sia a terra che in volo e, particolarmente, in fase di avvicinamento e di atterraggio con i flaps completamente estesi.
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