SKYRAIDER

Skyraider AD-7 (A-1H) Traplet – Model World

                  

Considerazioni generali per la realizzazione dello Skyraider.

 

Plan:                                               David.R.Taylor (Trapletshop.co)

Motore:                                           Turnigy G60 500KV (Hobby King)

Batteria:                                          Rhino 4900-5S (Hobby King)

ESC:                                                Turnigy thrust 70A (hobby King)

Slow Speed servo regulator:                Turnigy (Hobby King)                   

Lights:                                             Turnigy (Hobby King)

Propeller (13x8-15x8)                         Two blade (Hobby King)

Propeller (14x6)                                 Four blade (Skyraider/Hobby King)

Propeller (13x8)                                Three blade “Master Airscrew” (Hobby King)

Wheels (70 mm)                               Hobby King

 

Lo Skyraider AD-7 (A-1H) sarà realizzato come da disegno. Si prevede tuttavia, onde ottenere una migliore aderenza del modello all’aereo originale, e poterne così migliorare le caratteristiche, siano esse di volo, siano esse di tipo estetico, di introdurre delle variazioni al progetto, alcune di esse rilevanti, altre minori.

 L’idea di installare un carrello retrattile, è stata presto scartata. Data la complessità delle modifiche da apportare alla impostazione originale della struttura dell’ala, con conseguente aumento di peso, non trascurabile, ne hanno, di fatto, sconsigliato l’adozione.

* (vedi nota su Starmax). Per maggiore realismo applicare eventualmente solo i gusci anteriori copriruota e verniciare di nero i vani ruota; in alternativa tracciare i contorni dei pannelli di copertura dei vani ruota in posizione di chiusura.

Scartata l’adozione del carrello retrattile, di cui al punto precedente, le altre variazioni importanti che si è ritenuto di poter apportare, hanno riguardato l’adozione dei “flaps”, non previsti nella configurazione originale, e la sostituzione del motore a scoppio, con uno elettrico di pari potenza, ottenendo nel contempo un risparmio di peso che andrà a compensare sia pur parzialmente quello della batteria. In ogni caso anche considerando l’eliminazione del serbatoio e del carburante, il peso all’atterraggio si stima possa essere maggiore di circa 400 grammi. Con una qualche semplificazione costruttiva nella parte anteriore della fusoliera, date le minori sollecitazioni del motore elettrico, si cercherà di portare il peso complessivo il più possibile vicino a quello originale di progetto stimato intorno ai 3 Kg. Inoltre con l’impiego dei “flaps” si ritiene di poter migliorare l’approccio dell’aereo all’atterraggio.

 

(Al momento si stima il peso intorno ai 3600 grammi. Cube wing loading = 12.3; ai limiti…)

Le altre variazioni, possono comprendere l’adozione delle gambe del carrello ammortizzate, le più possibili simili all’aereo originale, e l’adozione della cappotta del motore realizzata in vetroresina anziché in balsa, fissata alla fusoliera con piccoli magneti circolari al neodimio.

http://img.alibaba.com/kf/HT1t5pYFrlcXXagOFbXO.jpgAnche queste variazioni comporteranno, se pur contenuto, un aumento di peso…occhio! Sono state, per un maggior realismo, previste le luci rosse, verdi e bianche come previsto sull’aereo originale e l’adozione di un “dummy motor” stellare preso in prestito da un ricambio della l’ F4u Corsair (in pratica  lo stesso “stellare”  Pratt &Withney).

 Prima di iniziare l’assemblaggio controllare la disponibilità del materiale occorrente e delle parti, elettroniche e non. In particolare occorre controllare la congruità delle stesse, giacché in un progetto “scratch built” oltre a scegliere i pezzi giusti occorre controllare la compatibilità dei vari elementi tra di loro. Ad esempio il passo del serra mozzo dell’elica del motore prescelto, nel nostro caso il G60/500 Turnigy, non si concilia con lo “spinner” adeguato al modello, in quanto la filettatura dei due componenti risulta dissimile. In questi casi può essere utile ricorrere all’ausilio di Internet. Nel nostro caso siamo riusciti ad ottenere un mozzo compatibile. Con tale mozzo portaelica si può impiegare un’elica quadripala portando il foro del mozzo a dieci millimetri. Nel nostro caso si è deciso, pur non essendo congruente con l’originale, di utilizzare un’elica tripala “Master Airscrew”. 

Esiste, pur non essendo noti né il passo né il “pitch”, un’elica quadripala per Skyraider-160 cm- da Hobby King.

Per quanto riguarda le ordinate, le centine, longheroni dell’ala, e alcune parti accessorie, si è voluto evitare di riprodurle a mano e si è proficuamente ricorsi al taglio laser CNC effettuato a cura di EasyCnc.it. Ciò ha ridotto sensibilmente il tempo di costruzione dell’aereo con un maggiore livello di precisione delle parti ottenute, e quindi del risultato finale.                                               

 Per apportare le modifiche/variazioni accennate occorrerà:

 ·         Realizzare i “flaps”, non previsti nel progetto originale, in compensato sottile opportunamente nervato, con la possibile adozione di cerniere ortogonali alle superfici di snodo. Tali cerniere dovranno permettere l’apertura dei “flaps” con il fulcro il più possibile vicino al lato inferiore degli stessi. Volendosi facilitare la vita è possibile utilizzare con ottimi risultati gli ”hinges” cilindrici della Du.Bro.

·         Realizzare il supporto del motore, in compensato di betulla, semplicemente incollando un rinforzo di spessore adeguato. Data l’esiguità dello spazio tra motore e ordinata di supporto, ciò sarà sufficiente.

·         Fissare la cappotta motore alla fusoliera utilizzando i suddetti magneti (vedi nota).

·         Prevedere gli spazi, all’interno della fusoliera, per l’alloggiamento della batteria e dell’elettronica. Attualmente le ordinate riportate nel disegno originale sono realizzate in balsa pieno, ad eccezione della nona in “playwood”. La distanza tra la batteria, prevedibilmente posta a cavallo del vano originariamente previsto per l’alloggiamento del serbatoio, e l’ESC/ricevente è abbastanza lunga. Definire quindi dove e come porre le parti elettroniche e predisporre gli spazi di passaggio adeguati.

·         Particolarmente complessa è stata, alla prova dei fatti, la ricerca per la posizione ottimale della batteria (in funzione del CG). Lo spazio sufficiente all’interno della fusoliera c’è, tuttavia si è dovuto provvedere al posizionamento e all’ancoraggio della stessa solo al termine della costruzione dell’aereo, in quanto l’adozione del motore elettrico, ma soprattutto l’impiego di una batteria particolarmente pesante ( 5s da 3900 A) hanno spostato il baricentro in avanti, ove quest’ultima fosse stata posta nel vano originariamente previsto per il serbatoio carburante. Nella ricerca di un bilanciamento adeguato si è alla fine deciso di fissare la batteria sul dorso dell’ala, adattando gli spazi circostanti alla bisogna.

·         Abbiamo detto che le ordinate sono di balsa piena. Occorre quindi praticare i fori di passaggio necessari per l’utilizzo delle luci di posizione da installare sul dorso, nel ventre e in cima al direzionale. Ciò vale evidentemente anche per le luci nelle estremità alari.

·         Provvedere alla realizzazione e all’alloggiamento delle basette dei servi, e il relativo passaggio dei comandi attraverso le ordinate della fusoliera per l’attuazione delle superfici dei piani e della ruotina di coda.

·         Per il comando di “flaps” e “alettoni” si è deciso di utilizzarne quattro del tipo “slim” all’interno dell’ala stessa.

·         Prevedere, e apportare le opportune modifiche, per quanto riguarda l’assemblaggio della struttura anteriore della fusoliera, che come da disegno originale, sembra essere piuttosto problematico (vedi note a seguire). Sarà possibile per quanto detto in precedenza, alleggerire tale parte della fusoliera eliminando almeno la F3 la cui utilità è dubbia.

·         Nell’assemblaggio finale dei piani di coda orizzontali infilare nella feritoia degli stessi, prima la barra di connessione di acciaio delle superfici mobili, poi la parte fissa, e, in seguito, istallare le parti mobili utilizzando le cerniere predisposte.

·         Sono previsti degli “stickers” vinilici da applicare all’aereo secondo il modello preventivamente scelto, Un’ottima fonte è rappresentata da “Callie Graphics” cui ci si può rivolgere con confidenza.

·         Nel cofano motore, per un maggiore realismo, si è potuto adattare un “Dummy engine” del “Corsair” (che in pratica utilizza lo stesso “stellare” Pratt &Withney).

 Infine occorre stabilire il tipo di finitura da adottare. Essendo l’aereo completamente rivestito di balsa da mm 2.5, può essere verniciato, previa carteggiatura, con un paio di mani di turapori prima della finitura finale. Esistono degli ottimi prodotti all’acqua utilizzati per la verniciatura dei “parquet”, ma occorre fare attenzione…la balsa può rigonfiarsi…quindi…eventuali (mica tanto…) imperfezioni e/o fessure dovranno essere stuccate. Esistono degli stucchi bi-componenti per le correzioni più evidenti, mentre per le più piccole si può utilizzare il “Tamiya putty basic”.

 Materiali legnosi occorrenti:

Casella di testo:  

·         Listelli (crutch) 6 x 12.5 x 110 (4 pz. - Ricavare da tavoletta da sei millimetri)

·         Listelli balsa mm 6x6

·         Tavole balsa mm 2.5 (almeno venti pezzi)

·         Tavole balsa mm 1.5 (almeno dieci pezzi)

·         Tavola balsa mm 3

·         Tavole balsa mm 6 (2-3 pezzi)

·         Compensato di betulla mm 3

In più:

·         Filo di acciaio, “bowdens”, “clevises”, “washers”, “hinges”, stucco, vernici, tubicino di ottone (Ø int.no mm 3)

 

E previsto l’impiego delle seguenti parti con relativo peso stimato:

Componenti

Tipo

Peso

NOTE

Motore

TURNIGY G60-500kv

Gr 359

Gr.  359

ESC

TURNIGY TRUST 70A

Gr 65

Gr.    65

Batteria

Rhino 4900mAh 5S

Gr 625

Gr.  625

Servi x le ali

Corona DS-239MG Digital Slim Wing Servo

Gr 22x4

Gr.    88

Servi x piani di coda

Corona DS339MG Digital Metal Gear Servo

Gr 32x2

Gr.    64

Attuatore “flaps”

Turnigy servo low speed/direction regulator

Gr. 5

Gr.      5

Luci al LED

Turnigy R/C LED light System

Gr 35

Gr.    35

Ruote ruotino ogiva

Hobby King

Gr 225

Gr.  225

Naca in fibra

Traplet

Gr 160

Gr.  160

Castello motore in “ply”

 

Gr 200

Gr.  200

Struttura in balsa

 

Gr ---

Gr. ---

Elica, viti, cerniere, vernice, …

 

Gr ---

Gr, ---

 

 

 

Totale ≈ gr 3600

 

 

La Starmax (Londaka) produce uno Skyraider da 1600 mm. e relative parti accessorie (carrello, copri carrello, propeller quadripala…). Il modello è distribuito da Hobby King per il solo mercato australiano, e da Banana Hobby che ne è però al momento sprovvista. Quando possibile ordinare, per aumentare l’autenticità del modello, alcune delle parti accessorie eventualmente disponibili. Peso di detto modello Grammi 2800.

  

Note costruttive:

 

·          Occorre realizzare in “plywood” da 3 mm gli accoppiamenti B2, B3, F4, F5, B13 e la basetta di fissaggio dell’ala per una svista, durante il taglio CNC,  mancanti. Verificare la completezza delle altre parti necessarie alla realizzazione dell’aereo.

·         Le ordinate F4 e F6 vanno divise orizzontalmente per essere incollate all’”Engine Plate”. Nei piani del modello sono riportate intere e quindi impossibili da mettere insieme!

·         Occorre praticare i passaggi dei cavi di comando dei servi degli alettoni e dei “flaps”, e tutti gli spazi necessari, da ricavare nelle ordinate F7 e F8, per l’agibilità e la connessione delle parti elettroniche.

·         Occorre praticare i passaggi dei cavi per il comando delle superfici e del ruotino di coda. All’occorrenza utilizzare dei “Bowden”.

·         Praticare i passaggi per le luci di posizione. Sul dorso: bianca lampeggiante, ventre: bianca, timone verticale: rossa intermittente, estremità alari : rossa a sinistra, verde a destra.

·         La RX e l’ESC saranno sistemate nella parte superiore compresa tra le ordinate F6 e F7 (vedi note precedenti per gli spazi necessari).

·         Accoppiamento ESC/motore: Fare fuoriuscire i cavetti ESC dalla paratia F3. Connettere il motore all’ESC, quindi riportare quest’ultima indietro nel vano F5/F6 per l’accoppiamento alla ricevente.

·         Sostituire i connettori della batteria e renderli compatibili con quelli che saranno installati sull’ESC.

·         In particolare, per il fissaggio della cappotta motore con i magneti al neodimio all’ordinata F2, utilizzare l’ordinata F3, ritenuta superflua ai fini della robustezza della struttura poiché sollecitata in misura minore al previsto dato l’utilizzo del motore elettrico. Dopo averne alleggerita la struttura utilizzandone solo la porzione circolare periferica, collocare su di essa i magneti di contrasto. Per la sistemazione e l’incollaggio definitivo di quanto detto si collocheranno i magneti sulla paratia F2 nei fori già predisposti e in seguito, dall’apertura anteriore della cappotta, si procederà al fissaggio/incollaggio dell’ex F3 sulla stessa.

 

 

Procedimento:

·         Prima di assemblare la struttura composta dalle ordinate da F2 a F6:

·         Eseguire i fori per la disposizione dei (quattro) magneti sull’ordinata ex F3. Quindi combaciare l’ex F3 con la F2 e riprodurre i fori, di profondità idonea, su quest’ultima. Saremo così sicuri che le due parti nella disposizione finale combaceranno. Incollare con l’epossidica i magneti sulla F2.

·         L’ex F3 è al momento lasca all’interno della cappotta motore, in quanto della stessa ne era prevista la copertura della superficie esterna con balsa da mm. 2.5. Provvedere con una striscia di compensato di larghezza adeguata quanto basta. Incollare su quest’ultima i magneti con l’epossidica.

·         Fare aderire tra di loro, con l’ausilio dei magneti, la F2 e l’ex F3.

·         Solo ora effettuate con successo le operazioni precedenti, si può procedere all’incollaggio delle parti componenti la struttura anteriore della fusoliera.

·         Praticata l’apertura centrale sulla cappotta motore, posizionare quest’ultima in maniera corretta sulla fusoliera (allorché sia stata rivestita), e procedere quindi dall’interno della cappotta all’incollaggio finale, con colla epossidica, della ex F3, magari con l’ausilio di qualche tacchetto di rinforzo ove fosse necessario.

 

·         Il modello adotta la cappotta per il motore realizzata in fibra di vetro. La parte inferiore della stessa va sagomata per essere raccordata con il radiatore dell’olio asportandone una parte (occhio!).

·         Incollaggio “plastic canopy”: La cappottina dell’abitacolo è in PETG, materiale ostico all’incollaggio…Per il suo fissaggio alla struttura si suggerisce l’uso dell’”Araldite” o meglio di ZAP “560” che è proposto come prodotto specifico poiché non cola ed è trasparente. In alcuni casi, qualora le superfici di contatto lo consentano, si può usare con successo il silicone normalmente utilizzato nella costruzione degli acquari. In particolare la parte anteriore del “windshield” e il suo raccordo con il radiatore dell’olio saranno realizzati come in figura. Occorre effettuare una picola modifica al disegno originale come esposto in figura; ciò permette un’ottimale accoppiamento delle parti interessate.

 

Assemblaggio parte anteriore della struttura interna

 

 

Come detto in precedenza le parti, sia in balsa sia in “plywood” sono state ricavate dal materiale con il taglio laser effettuato presso l’EasyCnc.it di Pomezia partendo dall’immagine del foglio a lato esposto.

Alcune altre parti in balsa sono state ricavate da un paio di tavole da mm 6 incollate, come ad esempio il bordo di attacco dell’ala. Lo stesso si può dire per alcune altre parti, ovviando alla difficoltà di trovare in commercio blocchetti adeguati alla bisogna.

Durante l’assemblaggio, o meglio prima di iniziare, occorre considerare che l’intero aereo sarà in seguito ricoperto di balsa e che quindi tutti i collegamenti e le parti interne alla fusoliera e all’ala devono essere sistemate correttamente e funzionanti, in quanto a lavoro ultimato, non si potrà più intervenire su di esse. Si dovranno disporre i servi e le aste di comando (bowdens…) delle superfici di coda verificandone il funzionamento, alloggiare i cavetti delle luci, fare in modo che sia agevole collegare l’ESC alla batteria, incollare la basetta per il ritegno dell’ala e via dicendo.

In ogni caso il procedimento sarà interattivo, alternando parti del rivestimento con l’installazione di alcune parti, verificando man mano la correttezza delle operazioni.

Skyraider AD-7

Lo Skyraider AD-/ by Traplet è un aereo in scala dal peso consistente, con un “Cube Wing Loading” pari a 13.9. In genere per tali aerei in scala tale parametro oscilla tra dodici è tredici.

Meditate gente, meditate…

Per tale motivo il volo di collaudo andrà fatto con qualche cautela in più.

In particolare:

 

1.        Dopo il decollo, verificare tutti i trim per un volo regolare e rettilineo.

2.      Effettuare alcuni passaggi, ad altezza di sicurezza, onde verificare a velocità decrescenti, il comportamento allo stallo.

3.      Effettuare alcune manovre che evidenzino, senza esagerare, il comportamento dell’aereo alle manovre acrobatiche (curve strette, tonneau, volo rovescio, etc.).

4.      Verificare, a velocità adeguata, il comportamento dell’aereo con i “flaps” azionati in modo 1 e 2 prima ad altezza di sicurezza,  poi a passaggi bassi.

5.      Atterrare e compiere le verifiche e gli aggiustamenti necessari.